L’applicazione dei principi ergonomici promuove la salute e la sicurezza degli operatori e incide sulle prestazioni umane, sul livello di produttività e sulla soddisfazione professionale complessiva, con una conseguente diminuzione dell’assenteismo oltre che un incremento di incidenti e malattie professionali.
L’approccio ergonomico alla progettazione e valutazione delle postazioni di lavoro contribuisce al controllo ed al raggiungimento degli obiettivi lavorativi fissati per quella data postazione.
L’ergonomia è una scienza multidisciplinare volta allo studio delle funzioni e dell’interazione tra i seguenti tre elementi che caratterizzano un sistema di lavoro:
uomo: lavoratore adibito allo svolgimento di un determinato compito, inteso sia in senso fisico (caratteristiche antropometriche, aspetti biomeccanici ecc.) che cognitivo (carico mentale indotto, interazioni sociali, fattori psicologici nonché l’insieme dei processi mentali, che vanno dalla percezione all’azione, passando, in ordine, per la memoria, la decisione e il giudizio);
macchina: intesa come l’apparecchiatura, l’utensile, lo strumento utilizzato per gestire i flussi di informazioni o per svolgere la mansione assegnata;
ambiente: inteso come l’insieme delle caratteristiche del luogo in cui viene svolta l’attività lavorativa. Queste comprendono il layout dello spazio, della postazione o del locale adibito allo svolgimento dell’attività lavorativa, tutti i parametri fisici che li caratterizzano (presenza di inquinanti, temperatura, umidità relativa, ventilazione, rumore, illuminazione ecc.) nonché gli aspetti sociali e organizzativi.
Lo scopo dell’ergonomia è quello di migliorare le prestazioni del sistema e la soddisfazione complessiva dei lavoratori, tutelandone il benessere, la salute e la sicurezza.
(INAIL)
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